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Ascoltiamo i bambini - Il diritto di esprimersi e di essere ascoltati

8 novembre 2010

Seminario di Bienne della Commissione federale per l’infanzia e la gioventù CFIG, giovedì 18 e venerdì 19 novembre 2010, Palazzo dei Congressi, Bienne In caso di divorzio, soltanto un bambino su dieci è interpellato.

E questo non è che un esempio: in generale, si tiene ancora troppo poco conto dell’opinione dei minori. Ecco perché la CFIG ha deciso di dedicare il seminario di Bienne di quest’anno a questo fondamentale diritto. Nel corso del convegno si alterneranno relatori provenienti dal mondo della politica (Pascale Bruderer Wyss, presidente del Consiglio nazionale), della giurisprudenza (Jean Zermatten, vicepresidente del Comitato dell’ONU per i diritti del fanciullo, Michelle Cottier, docente di diritto all’Università di Basilea), e della psicologia (Heidi Simoni e Maria Teresa Diez, dell’Istituto Marie Meierhofer per il bambino). I partecipanti avranno modo di esprimesi nel quadro di discussioni di gruppo. Sono inoltre previsti Points of Interest sui più disparati aspetti dell’argomento, quali la protezione dei minori, la procedura di divorzio, la scuola, lo sviluppo delle città, il patrocinio dei minori e molto altro ancora.

Quest’anno l’argomento del seminario saranno i diritti dei minori, e più precisamente il fondamentale diritto di bambini e adolescenti di essere ascoltati e di poter esprimere la propria opinione (art. 12 della Convenzione sui diritti del fanciullo).  

Per i bambini, potersi esprimere e comunicare non è soltanto un diritto, ma anche un bisogno di primordiale importanza: soltanto attraverso il dialogo, infatti, possono sviluppare una personalità autonoma e responsabile e una percezione differenziata di sé, degli altri e del mondo. La loro opinione è quindi particolarmente importante in presenza di fatti che possono segnarne l’esistenza. Purtroppo però ancora troppo spesso bambini e giovani non sono considerati interlocutori alla pari e sono scavalcati da decisioni maturate lontano dai loro occhi e dalle loro orecchie. Secondo uno studio del programma di ricerca nazionale 52, per esempio, nelle procedure di divorzio viene ascoltato soltanto un bambino su dieci. Questo significa che gli altri nove non sono interpellati. Nove di troppo, visto il radicale cambiamento rappresentato per ogni bambino dalla separazione dei genitori.

Con il seminario di Bienne di quest’anno, la Commissione federale per l’infanzia e la gioventù CFIG intende creare un laboratorio d’idee interattivo sull’articolo 12 della Convenzione sui diritti del fanciullo. Specialisti provenienti dal mondo della politica, della giurisprudenza, del lavoro sociale e della psicologia proporranno soluzioni concrete e spunti di riflessione per l’attuazione del dettato della Convenzione. Perché una cosa è certa: il diritto comincia a incidere quando smette di essere tale soltanto sulla carta.  

Ascoltare, discutere, partecipare: dopo l’intervento della presidente del Consiglio nazionale Pascale Bruderer Wyss, che illustrerà il tema dal punto di vista della politica, la parola passerà agli specialisti – Jean Zermatten (vicepresidente del Comitato dell’ONU per i diritti del fanciullo), Michelle Cottier (docente di sociologia del diritto), Heidi Simoni (direttrice dell’istituto Marie Meierhofer per il bambino) – e ai partecipanti stessi (nel quadro di discussioni di gruppo con moderatore). In due blocchi di Points of Interest saranno trattati i più disparati aspetti del tema: protezione dei minori, tutela, scuola, sviluppo delle città, patrocinio dei minori e molto altro ancora.
Indirizzo cui rivolgere domande:


Commissione federale per l'infanzia e la gioventù CFIG

Effingerstrasse 20
3003 Berna
031 322 92 26 / 079 443 85 67
ekkj-cfej(at)bsv.admin.ch



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