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La musica è un plusvalore educativo

27 febbraio 2012

Nella prossima sessione primaverile l‟iniziativa popolare «gioventù+musica» (09.095), depositata quattro anni fa, torna alle Camere per l‟appianamento delle divergenze. Anche se, come diceva Frank Zappa, “parlare di musica è come ballare di architettura“, riteniamo importante esprimerci sull‟argomento.

È scientificamente assodato che la pratica musicale ha numerosi effetti positivi sullo sviluppo cognitivo, emozionale e sociale dei bambini. L‟educazione musicale è tanto importante perché tocca l‟essere umano in tutte le sue componenti: corpo, mente e anima. Giova allo sviluppo del linguaggio (memoria, capacità comunicativa e di concentrazione), promuove l„empatia, produce sensazioni di felicità e rafforza la motivazione.


Tutti i minori hanno diritto ad una buona educazione musicale

La richiesta di una maggiore e migliore promozione delle competenze musicali dei minori è largamente condivisa al di là dell‟appartenenza partitica. Ciononostante l‟iniziativa fa la spola ormai da anni tra le Camere. A quanto pare, il chiarimento di determinate questioni di competenza è ritenuto più importante dei progressi concreti dell‟educazione musicale.


Secondo l„articolo 31 capoverso 2 della Convenzione sui diritti del fanciullo, ogni minorenne ha “il diritto di partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica” e gli Stati parte “incoraggiano l‟organizzazione, in condizioni di uguaglianza, … di attività … artistiche e culturali”.


È ben vero che già oggi i bambini e gli adolescenti che vogliono imparare a suonare uno strumento o fare musica con altri trovano sostegno sia nel mondo della scuola che altrove. Ma la formazione musicale scolastica rischia costantemente tagli e le lezioni private sono generalmente costose. Ecco perché, come chiede l‟iniziativa, bisogna fare di più per rinvigorire e coordinare la promozione della musica in classe e fuori dalla scuola facendone un compito comune di Confederazione e Cantoni. Tutti i minori devono poterne fruire, indipendentemente dal luogo di domicilio e dalla situazione familiare (livello d‟istruzione e condizioni finanziarie). Abbiamo fondati timori che il controprogetto sia povero d‟impulsi e non sia in grado, nonostante investimenti relativamente elevati, di realizzare la visione coerente prospettata della promozione della musica.


Urge una decisione

La CFIG accoglie con favore la decisione del Consiglio nazionale di sottoporre al voto del Popolo, raccomandandone l‟accoglimento, sia l‟iniziativa che il controprogetto. Allineatevi a questa decisione: soltanto così le nostre concittadine e i nostri concittadini potranno decidere apertamente e rapidamente sul futuro della promozione musicale di bambini e giovani. Perché quest‟iniziativa non ha soltanto capo e coda, ma anche molto cuore – per i bambini e i giovani.

 

www.cfig.ch

 

Per maggiori informazioni potete inviarci un’e-mail (ekkj-cfej(at)bsv.admin.ch) e telefonarci (031 322 92 26 o 076 540 39 67)



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