Impegno della Svizzera per una migliore protezione dei fanciulli dallo sfruttamento sessuale
Il primo rapporto nazionale della Svizzera presenta una panoramica sulla situazione attuale in Svizzera dei settori coperti dal Protocollo. Negli ultimi anni sono state effettuate varie modifiche di legge per proteggere meglio i fanciulli vittime di reati e anche importanti interventi di polizia coordinati a livello internazionale contro la pedopornografia e lo sfruttamento sessuale dei fanciulli. Inoltre sono stati lanciati a più livelli programmi di formazione e prevenzione ed è stato ampliato il servizio di consulenza per bambini.
Tramite le attività della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) negli ambiti cooperazione allo sviluppo, aiuto ai Paesi dell'Est e aiuto umanitario e con altre forme di cooperazione internazionale, la Svizzera fornisce un contributo per eliminare i principali fattori che espongono i fanciulli al pericolo di vendita, prostituzione, pornografia e turismo sessuale.
Il rapporto nazionale, che può essere scaricato dal sito del Dipartimento federale degli affari esteri DFAE, è stato preparato in base alle consultazioni di vari Uffici federali e all'audizione dei Cantoni, delle Conferenze dei direttori cantonali e delle organizzazioni interessate.
Il 25 maggio 2000 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato il Protocollo facoltativo riguardante la vendita di fanciulli, la prostituzione infantile e la pedopornografia, che completa la Convenzione sui diritti del fanciullo e mira a una migliore protezione dei fanciulli dallo sfruttamento sessuale. La Svizzera ha ratificato il Protocollo il 19 settembre 2006 e l'ha messo in vigore il 19 ottobre dello stesso anno. Oggi comprende complessivamente 151 Stati contraenti.
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